L’uomo scrupoloso svolge la sua attività prefiggendosi lo scopo di realizzare degli oggetti o di effettuare delle prestazioni che costituiscano un valore per se stesso o per un suo simile.
Questo criterio che regola la natura umana rappresenta il fondamento dell’operosità della persona indipendentemente dal contesto in cui si attua e dalla forma che assume poiché appartiene sia all’attività del garzone che all’iniziativa che genera i progetti della multinazionale.
Al principio di ogni laboriosità è radicata, pertanto, la convinzione che il suo risultato sarà oggetto di uno scambio che, se prevede come contropartita dell’offerta di beni o servizi la cessione di denaro, assume la denominazione di transazione commerciale.
Pertanto, affinché la vendita si realizzi compiutamente, occorre da parte del potenziale acquirente il pieno riconoscimento del valore per sé che il bene che desidera costituisce ed il raggiungimento di questa consapevolezza è il risultato di un processo che il venditore deve assolutamente rispettare ma può anche influenzare.
In alternativa all’opinione cinica che riduce il lavoro ad una tecnica Impresa33 vuole stuzzicare alcune riflessioni sul movente di
Migliaia, milioni di individui [che] lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli.
È la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di denaro.(L. Einaudi, 1960)